Post del 23/06/2016.
Per chi come me adora la Guinness, ascolta i Modena City Ramblers, apprezza lo stile British e sogna verdi brughiere e nuvole gonfie, non deve rappresentare un trauma perdere con la Repubblica d’Irlanda.
Cosicché nello sfogliare il trifoglio in luogo dell’abusata margherita, interrogandoci su quali siano le reali potenzialità della nostra Nazionale, apprezziamo con sportività, self control e aplomb d’oltremanica la prestazione tutta grinta e coraggio dei verdi dell’Eire.
E sogniamo, non la banale California, ma Dublino e, per estensione, la Gran Bretagna tutta che qualifica agli ottavi quattro squadre su quattro.
Sorridono Cardiff, Londra e Belfast, riportando alla ribalta l’aristocratica egemonia degli inventori del football, sudditi di sua maestà e orgogliosi difensori delle proprie tradizioni.
Da ieri sera, causa tempesta pallonara, il continente (non l’isola) e’ ancora più isolato.
E sempre per estensione, W la Union Jack, a fondo con la Guinness e God Save The Queen!!!!!!