Post del 22/03/2016.
“Potevate scegliere tra il disonore e la guerra, avete scelto il disonore, avrete la guerra”.
La celeberrima affermazione di Winston Churchill rappresentò il triste e lugubre presagio che anticipò di fatto la seconda guerra mondiale.
L’Europa ha avallato negli anni le scellerate politiche imperialiste degli Stati Uniti in Iraq, in Afghanistan, in nord Africa, Libano, Egitto, Tunisia, Siria. Interventi mirati e finalizzati a depredare territori con l’obiettivo di impossessarsi di enormi ricchezze naturali: il pretesto della sicurezza, le falsità sulle armi chimiche, gli arsenali mai trovati: tutto ciò per il petrolio, per fagocitare intere popolazioni in nome del mercato, per espandere un predominio con il falso pretesto della democrazia da esportare, delle bombe intelligenti da sganciare.
Si facevano fuori dittatori ex alleati col falso mito di un progresso etichettato con l’accattivante definizione di “primavera araba” o con quello rassicurante di “guerra preventiva”. Si prospettavano nuove stagioni e libertà fasulle, e per riuscire nell’obiettivo venivano finanziate organizzazioni islamiche con gli stessi dollari utilizzati fino a pochi anni prima per foraggiare i vari Saddam Hussein, Gheddafi o Bin Laden.
L’Europa non solo ha vigliaccamente evitato di esprimere una propria linea politica, ma si è addirittura macchiata del terribile crimine di sostenere quei progetti di invasione con l’altrettanta accattivante formula delle “guerre umanitarie”.
La destabilizzazione di quei territori ha prodotto tragedie, fenomeni migratori di massa, povertà diffusa, naufragi che hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero, fame, epidemie e, non ultimo, il terrorismo di matrice islamica.
Da una parte chi fugge verso occidente scappando dal terrore della guerra, dall’altra chi in occidente convive e muore con gli attentati.
“Potevamo scegliere tra il disonore e la guerra, abbiamo scelto il disonore…”