Post del 02/05/2015.
Io me li ricordo tutti….quelli con Bettega…con Paolo Rossi….con le roi Platini…con Zidane…Del Piero….Trezeguet….Nedved….Cannavaro…Buffon…Zoff….Gentile e Cabrini….con Lippi e Capello….con Conte e ora questo con Allegri.
Ogni volta un’emozione diversa ma sempre intensa.
Da quando ero bambino e sentivo le radiocronache con la sciarpa al collo..Tutto il calcio minuto per minuto…piangendo per la gioia….. a ora che seguo le gare su Sky…sono passati gli anni, sono cambiate tante cose ma la sciarpa al collo e’ rimasta, immancabilmente.
Perché si vive di storie e di favole, di emozioni e di commozione. Perché ci si sente parte di una storia….e di una straordinaria leggenda. Perché tifare Juve e’ uno stile di vita, perché tifare Juve vuol dire gioire, soffrire, piangere e poi lasciarsi andare alla felicità più incontenibile.
Il bianco e il nero, i colori dell’eleganza, gli estremi, l’uno che inizia dove finisce l’altro.
Quando la vidi per la prima volta al S.Vito, in una gara di coppa Italia di oltre venticinque anni fa, io in tribuna b con la solita sciarpa al collo, piansi per l’emozione. Oggi, a 44 anni, ogni volta che vedo sbucare dal tunnel quelle maglie cariche di storia e di passione, continuo a commuovermi.
Perché quel simbolo mi ha accompagnato nella mia vita, nei sogni di bambino quando provavo ad emulare Platini giocando con la maglia fuori dai calzoncini, da ragazzo quando litigavo per difenderne i colori, ora da adulto con i miei rituali e le mie liturgie, le discussioni con amici e colleghi, le lacrime di gioia e di rabbia quando le cose vanno male.
Di questi 33 più di 20 li ho vinti e celebrati, e ognuno di essi narra una fase della mia vita. Tutti diversi e belli, ma per me con un unico denominatore comune: l’immagine riflessa allo specchio di me bambino con la sciarpa bianconera al collo e la casacca fuori dai pantaloncini.
FORZA JUVE, SEMPRE!!!