Post del 16/04/2016.
Domani finalmente e’ domenica.
Mi sveglierò un po’ più tardi, indulgerò nel prepararmi la colazione, farò con calma una doccia, mi vestirò e andrò a votare.
E non lo farò solo per difendere il mio mare, le mie coste, l’ambiente in cui vivo e vivrà mio figlio. Non lo farò solamente per confermare alla mia coscienza la netta avversione a questo governo ed al suo Presidente del Consiglio. E nemmeno per contrastare petrolieri e affaristi di ogni ordine e grado.
Voterò SI perché significherà rimarcare una distanza da quella gente, da come pensano, da come agiscono, da quel loro stile di vita distante anni luce dal mio.
E non mi scandalizzo che qualcuno inviti a non votare, ad astenersi: anche io, in altre circostanze, ho predicato l’astensione dalle urne partecipando attivamente ai vari comitati che si opponevano a scelte o proposte referendarie che non condividevo.
Ogni individuo deve poter liberamente fare le scelte che più ritiene giuste e affini al suo modo di essere e di pensare, in coerenza con la propria storia e la personale dignità.
Per questo voterò SI.