Se bisognava trovare un modo per lasciarsi alle spalle le scorie di Doha e la sconfitta in Supercoppa Europea, beh, non poteva esserci occasione migliore che la ripresa del campionato dopo la sosta natalizia e, quindi, la sfida interna contro il Bologna.
C’è da dire che la prestazione offerta dalla Juventus contro i felsinei, se da un lato ha cancellato la delusione della gara in Qatar contro il Milan, dall’altro ha accentuato i rimpianti per quel trofeo sfumato ai rigori e ampiamente alla portata dei bianconeri, che se avessero giocato con l’intensità e la concentrazione mostrata contro il Bologna avrebbero di sicuro portato in bacheca. Recriminazioni a parte, la Juve già Campione d’Inverno con due giornate di anticipo, affonda gli emiliani e si riporta a +4 in classifica sulla Roma, senza dimenticare il “bonus” della gara da recuperare contro il Crotone e, quindi, potenzialmente a + 7.
Pur non essendo più il Bologna che “giocava come si gioca in Paradiso”, vale a dire quella straordinaria squadra che nel ’64 vinceva lo scudetto anche grazie ad Ezio Pascutti, la cui recente scomparsa è stata commemorata ad inizio gara allo Stadium, la formazione di Donadoni rappresentava alla vigilia un ostacolo da non sottovalutare per i pentacampioni d’Italia. Intanto per gli eventuali strascichi psicologici della battuta d’arresto in Supercoppa, e poi perché la prima del nuovo anno, alla ripresa dopo le vacanze natalizie, da sempre nasconde insidie dovute alla condizione atletica con la quale i giocatori si ripresentano ai nastri di partenza.
In spregio alla tradizione, mentre in tutte le case gli alberi di Natale vengono smontati e riposti in soffitta, Allegri schiera la squadra utilizzando il modulo cosiddetto ad “albero di Natale”, con un 4-3-2-1 che propone Neto tra i pali in sostituzione dell’influenzato Buffon, difesa con Lichtsteiner a destra, Barzagli e Chiellini al centro, e Asamoah a sinistra (non convocato Evra, ormai prossimo alla cessione), centrocampo con Marchisio playmaker affiancato da Khedira e Sturaro, due mezze ali quali Dybala a destra e Pjanic a sinistra a supportare l’unica punta Higuain.
I bianconeri impiegano appena 7 minuti per sbloccare la gara grazie ad una splendida intuizione di Pjanic, che scodella a centro area un pallone che il Pipita gestisce nel migliore dei modi, colpendo al volo di prima intenzione e insaccando alle spalle di Mirante. La Juve, a differenza di quanto mostrato a Doha, non abbassa i ritmi, fa girare palla in velocità e continua a cingere d’assedio il Bologna. A centrocampo Marchisio detta i tempi e sviluppa apprezzabili trame di gioco, sulle fasce Lichtsteiner e Asamoah creano superiorità numerica in fase d’attacco, in mediana Khedira e soprattutto Sturaro suggeriscono le giocate in profondità premiando le intuizioni dei due trequartisti Pjanic e Dybala. E proprio grazie ad un’incursione di Sturaro, la Juve beneficia al 41esimo di un calcio di rigore accordato in virtù di un atterramento in area del tuttofare bianconero. Del tiro dagli undici metri si incarica Dybala, che riscatta l’errore decisivo in finale di Supercoppa e suggella il raddoppio juventino: 2 a 0 e gara praticamente archiviata.
Nella seconda frazione di gioco, c’è il tempo per Higuain di siglare la sua doppietta dopo 9 minuti dall’intervallo, depositando comodamente in rete di testa un cioccolatino servitogli da Lichtsteiner, e per Dybala e Marchisio di sfiorare la quarta marcatura in un altro paio di circostanze.
Finisce 3 a 0, con l’esordio a pochi minuti dal triplice fischio del neoacquisto Rincon, utile rinforzo a centrocampo, prelevato in settimana dal Genoa. Bene la difesa a quattro con l’ormai pienamente recuperato Barzagli e un Asamoah in forte miglioramento, in netta crescita Marchisio dai cui piedi dipende lo sviluppo e l’ordine della manovra bianconera, ancora tra i migliori per dinamismo e intensità Sturaro, strepitoso Higuain per capacità realizzativa (ma questa non è una novità). Bene ma non ancora al top Pjanic, in fase di recupero Dybala, distante dai livelli abituali di gioco.
Adesso, appuntamento a mercoledì per la sfida degli ottavi in gara unica di coppa Italia contro l’Atalanta allo Stadium, e a seguire la delicata trasferta di campionato a Firenze contro i Viola, prima partita del girone di ritorno. La stagione sta per entrare nella fase più delicata, e quindi sarà fondamentale sbagliare il meno possibile e dosare bene tutte le energie fisiche e mentali, con l’obiettivo di arrivare fino in fondo in tutte le competizioni.
FINO ALLA FINE!!!!! FORZA JUVE!!!!!