C’è un tizio di Pyongyang che da qualche settimana si diverte a sganciare missili senza pietà. Il nord-coreano in questione non ha subito alcuna sanzione da parte dell’Onu, strappando anzi applausi a scena aperta per le capacità balistiche dimostrate e l’ottima mira. I suoi missili, infatti, hanno tutti centrato il bersaglio. Si chiama Han Kwang-Song, classe 1998, componente della nazionale nord-coreana di calcio, e con i suoi goal (5 nelle prime 4 giornate di campionato), ha trascinato in questo avvio di stagione il Perugia in vetta alla classifica della serie B. Tra lo scetticismo generale.
Il week end post spedizione europea delle grandi (e spesso deluse) del nostro calcio, ha confermato un sospetto che, strisciando, aveva subdolamente iniziato a farsi strada nelle analisi di valutazione dello stato di salute e della competitività circa il movimento calcistico italico. Va detto che, ancor prima delle batoste maturate in Champions, già la nazionale di Ventura (asfaltata dalla Spagna) qualche ulteriore indizio lo aveva trasmesso. E siccome la somma degli indizi, come diceva qualcuno, diventa prova, le disfatte di Juve e Napoli (al netto della seppur diversa caratura degli avversari di turno), nonché lo scialbo pareggio interno della Roma (salvata dai miracoli del proprio portiere), hanno sancito che allo stato attuale, il calcio italiano è più adatto a competere in un torneo di secondo livello come l’Europa League che non piuttosto nella Champions. La controprova è fornita dalle vittorie conseguite da Lazio, Atalanta e Milan nel torneo europeo meno prestigioso. Questo non vuol dire che le nostre rappresentanti non potranno andare avanti in Coppa Campioni, tuttavia competere ad armi pari con le grandi d’Europa significa altro…
Tanto è vero che, nel più familiare e meno complicato cortile di casa, dove certi brutti ceffi non si incontrano, Juve, Napoli e Roma tornano a fare la voce grossa: i bianconeri ritrovano l’artiglieria pesante e grazie alla tripletta di un Dybala stratosferico annientano il Sassuolo; i partenopei maramaldeggiano nel derby campano contro il malcapitato Benevento, sganciando bombe a grappoli (ben 6 nel computo finale); la Roma rifila 3 siluri al disastrato Verona la cui linea “maginot” registra “solo” 11 reti incassate in appena 360 minuti. Il bollettino “bellico” si arricchisce del sofferto successo in trasferta dell’Inter, che espugna nei minuti finali di gara il fortino di un Crotone bello e sfortunato; il Milan, che ne aveva fatti 5 all’Austria Vienna, fa risultato pieno dopo una partita di luci e ombre contro una buona Udinese; Torino e Sampdoria si bombardano senza esclusione di colpi regalando un pirotecnico 2 a 2. A proposito di missili a lunga gittata, merita di essere menzionato il goal del cagliaritano Joao Pedro contro la Spal, una bella prodezza balistica terra-aria che sancisce il 2 a 0 degli isolani in trasferta.
Triplette di Dybala (capocannoniere con 8 sigilli) e di Mertens, doppiette di Dzeko e Kalinic: nei confini nazionali non ci facciamo mancare nulla!
In attesa del posticipo serale tra Genoa e Lazio, la classifica vede Juventus, Napoli e Inter a punteggio pieno, inseguite dal Milan e, un gradino più in basso, dal Torino. In coda, il Benevento inchiodato a zero punti, con Verona, Crotone e Sassuolo a uno.
Come si evolverà la situazione? Per saperlo, sarà sufficiente aspettare un paio di giorni, mercoledì andrà in scena il turno infrasettimanale!!!