C’è qualcosa che mi sfugge, aiutatemi a capire: una misura di sostegno al reddito, applicata su larga scala dall’Europa neoliberista al soldo di banchieri e poteri forti, viene spacciata in Italia come provvedimento progressista e rivoluzionario. Se fosse realmente così, perché Germania, Francia e compagnia bella l’hanno adottata col beneplacito della BCE e del FMI? Non è che per caso, quella stessa misura genera solo l’illusione di un’indipendenza economica, creando al contempo le condizioni del ricatto? Della serie: ti erogo una somma per un limitato periodo di tempo, ma come contropartita ti rendi intanto disponibile a svolgere qualsiasi attività socialmente utile e in più alla terza occasione, se non accetti il lavoro che ti propongo alle condizioni economiche che ti propongo (anche inferiori a quanto percepisci come aiuto transitorio), perdi parte del bonus. Ho la vaga sensazione che se l’ex partito di maggioranza (che in Italia tra Jobs-Act e cancellazione dell’art. 18 ha affermato concetti di precarizzazione diffusa) si rende conto della cosa, non esiterà un solo istante ad offrire il proprio sostegno governativo…