…come quando da ragazzo ti preparavi per andare a una festa, sceglievi il vestito migliore, stavi per ore davanti allo specchio ad aggiustarti il ciuffo, profumo a volontà, insomma, ti sentivi pronto per fare colpo, eri convinto che finalmente fosse la serata giusta per agganciare quella ragazza verso la quale nutrivi quei sentimenti profondi che lei, puntualmente, aveva sempre snobbato. Come sempre, proprio nel momento meno opportuno, quando tutto sembrava girare per il verso giusto, si materializzava lui: il più bello di tutti, il più figo, quello dietro il quale tutte sbavavano, quello che non sbagliava un colpo, il fenomeno. Arrivava all’improvviso, faceva il pieno intorno a sé, tutte a corteggiarlo, ad ammirarlo, a idolatrarlo. Ti faceva antipatia, arrivavi perfino a odiarlo, ma poi, dall’angolo in fondo alla sala nel quale ti rintanavi, te ne facevi una ragione. Con rabbia e invidia, certo, ma ti consolavi lo stesso, perché, in fin dei conti, sapevi che aveva qualcosa in più di te; eri però certo che ci avresti riprovato, che prima o poi sarebbe arrivato anche il tuo momento. Gli altri, quelli che conoscevano le tue velleità, iniziavano a prenderti in giro, a divertirsi alle tue spalle. Ma tu riscoprivi un orgoglio profondo, perché ci avevi provato, ti eri esposto, anche se alla fine eri uscito sconfitto. Mentre gli altri, gli idioti di turno, a ridere, a sfottere, a prendersi gioco di te. Ecco, proprio in sere come quelle, e in notti come queste, ritrovavo e ritrovo forte quel sentimento di orgoglio e appartenenza che mi fanno sentire ancora più deciso. Grande Cristiano Ronaldo, grande Real Madrid. E grazie sempre, Juventus!