Ripensandoci a mente fredda, devo ammettere che la reazione è stata eccessiva e sproporzionata. In fondo è solo calcio, e per quanto tifosi si possa essere, certi comportamenti andrebbero evitati. Sono state parole dure e pesanti, accompagnate da un tono di voce che non trova alcuna giustificazione. Ancor di più se tale deplorevole atteggiamento rischia di compromettere un’immagine, un modo di essere, uno stile. In altre parole, è giusto e doveroso fare autocritica, riconoscendo di aver sbagliato. Ma cercate di comprendere: domenica pomeriggio, Juve-Samp inchiodata ancora sullo zero a zero, l’incubo madrileno impresso in mente, sciarpa al collo davanti alla tv e…suona il citofono di casa. Sono solo, il clima da stadio viene interrotto dal “beeee” che sembra provenire da chissà dove. Con lo sguardo fisso allo schermo e l’orecchio alla cornetta, domando “Chi è!”. Risposta di voce femminile: “Sono xxxxx, volevo farle una domanda”. Con tono scocciato: “Prego, mi dica”. “Ma secondo lei, le sofferenze nel mondo avranno mai fine?”. Reazione del sottoscritto: “Mavaf…… ciao!”. Chiedo scusa alla malcapitata, ma la tizia ha agito in maniera insensibile, al posto del cuore avrà avuto senz’altro un… Insomma, se l’è cercata!