La miglior difesa è l’attacco? Forse in talune circostanze, forse su un campo di calcio, ma nella vita e in politica tale assioma non sempre corrisponde a verità. Anzi, spesso rappresenta il classico paravento utile a nascondere inefficienze e incapacità di proposta. Così, sui social, militanti pentastellati continuano imperterriti ad accanirsi contro il malgoverno renziano, mentre dal fronte opposto, aficionados pidiessini ripropongono temi da campagna elettorale contro Di Maio e soci. Comunicazione ai naviganti della rete: il concetto è chiaro, l’abbiamo capito. Ora è tempo di passare all’azione da parte di chi governa, e all’opposizione di merito per chi sta in minoranza. Stiamo ai fatti, please. E allora, è stato assassinato un ragazzo di colore in Calabria, il razzismo non c’entra nulla, la barbarie di una terra devastata dalla malavita purtroppo sì. Qualcuno, di grazia, si prende la briga di affrontare il problema al di là dei soliti stereotipati luoghi comuni? Da fonti governative, apprendiamo che per il tanto declamato reddito di cittadinanza si dovrà attendere chissà quando, e per l’applicazione della “flat tax” ai contribuenti che non siano imprese, il nuovo meccanismo di tassazione vedrà la luce non prima di un paio d’anni. Qualcuno, dall’opposizione, si degna di promuovere una qualche iniziativa che vada oltre le stucchevoli scaramucce da campagna elettorale? Si sbandiera l’imminente varo dell’abolizione dei vitalizi. Bene, purché la misura non si esaurisca in un provvedimento-vendetta fine a se stesso. Strano popolo, quello italiano. Pare goda unicamente nell’esaltazione della ritorsione “sic et simpliciter”. Addosso ai migranti, che vadano a crepare a casa loro. Vaccinazioni sì, vaccinazioni no. Famiglie ordinarie da difendere, unioni di fatto da massacrare. Lo spread è solo un ricordo. Maggioranza e opposizione unite da un comune denominatore: il vuoto pneumatico.