100 morti al largo della Libia. 3 bambini annegati, per adesso. Avevano gli stessi occhi di mio figlio, non c’è nessuna differenza. I vestitini che indossavano li ho visti qualche giorno fa nelle stanze di Auschwitz, tra migliaia di scarpette accatastate. Il nuovo eccidio ha dinamiche differenti ma la sostanza resta identica. Per l’italiano medio conta l’aver chiuso i porti, aver dichiarato guerra alle ONG, esaltarsi per il grande atto di coraggio dell’aver mostrato agli occhi dell’Europa e del mondo che facciamo sul serio. Mostrando i muscoli a chi supplica pietà. Sui social, specchio del Paese, termometro delle emozioni che percuotono le nostre svilite e luride coscienze, ha più rilevanza dibattere sulla nuova villa di Renzi, sull’abolizione dei vitalizi, sull’adozione dei cani e dei gatti, sulle scorte da revocare, sull’etica logora e contraddittoria della difesa della nostra razza. Fa davvero pena rilevare il silenzio dei tanti che, pur di difendere l’operato del governo fascio-penta-leghista, hanno abiurato al loro dichiararsi di sinistra nascondendosi dietro un imbarazzante e complice silenzio assassino. Non finirà così. La Storia presenterà il conto, e quando accadrà sarà salatissimo. In molti dovranno rispondere di quanto sta accadendo, delle scelte fatte. Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Avete mani sporche di sangue, voci che inneggiano all’odio, sguardi colpevolmente intenti a guardare altrove. Ministri, deputati, elettori, simpatizzanti, sostenitori: assassini, filosofi a buon mercato che pontificano, ironizzano, si gloriano di un successo elettorale che come conseguenza produce morte e disperazione. Quei bambini avevano gli occhi di mio figlio. Gli occhi dei milioni massacrati a Birkenau. Andate pure a fare le vostre belle passerelle domenica in chiesa, confessatevi, prendete la comunione. Poi tornate nelle vostre comode case, rifugiatevi nel lauto pranzo che vi attende, e subito dopo tornate a scrivere di Renzi, dei vitalizi, esaltate i vostri leader, ironizzate sul risultato delle recenti elezioni amministrative, fate finta che i morti non esistano. L’immagine di quei bambini tormenterà quel che resta delle vostre consunte coscienze. Avevano gli stessi occhi di mio figlio.